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Comunità energetiche rurali: un’opportunità di coesione sociale e interculturale / Terzo workshop in Italia

Nel dicembre 2018 l’Unione Europea ha legiferato sulle comunità energetiche nel quadro della rifusione della Direttiva sulle energie rinnovabili (RED II), fornendo loro diritti che dovrebbero garantire il loro ruolo nella transizione energetica promossa dalle istituzioni europee. Questa direttiva dovrebbe essere recepita nel diritto nazionale dagli Stati membri entro il 30 giugno 2021, cosa che in Spagna, Francia e Italia non è ancora avvenuta.

La nostra visione è che, non appena il grande pubblico sarà informato sulle possibilità offerte dalle comunità energetiche e addestrato sui modi per crearle, si verificherà una transizione energetica più rapida e gli obiettivi dell’UE in materia di energia saranno raggiunti.

Questo progetto mira a coinvolgere gli abitanti delle zone rurali nel processo di transizione energetica dell’agenda europea-in linea con la priorità orizzontale “Ambiente e lotta ai cambiamenti climatici”, aumentare la consapevolezza sul ruolo essenziale che le comunità energetiche possono svolgere in tale transizione – in linea con la priorità orizzontale “Valori comuni, impegno civico e partecipazione”, e fornire gli strumenti di formazione e il know-how per aumentare la conoscenza sulla struttura, il funzionamento e i benefici delle comunità energetiche locali nelle aree rurali. Poiché le aree rurali hanno un fabbisogno energetico differenziato, è anche un obiettivo identificare potenziali problemi relativi al consumo di energia e alle strategie di produzione che potrebbero potenziare l’ambiente rurale, oltre a condividere le conoscenze acquisite con i nostri gruppi target. La realtà è che nelle nostre comunità rurali, i concetti di transizione energetica e comunità di energia rinnovabile non sono ancora diffusi, se non del tutto noti.

Questo vale anche per noi, dove il progetto lavorerà su aree con livelli di spopolamento, migrazione, gentrificazione; al fine di ampliare la visione di ciò che le comunità energetiche significano, oltre al consumo e alla produzione di elettricità, ad altri tipi di utilizzo energetico come il riscaldamento o l’energia meccanica, al fine di affrontare i problemi e le risorse coinvolte (bonifica idrica, approvvigionamento idrico, povertà di riscaldamento, riforestazione…).

In questo contesto, istituiremo un gruppo di lavoro che si concentrerà sulle questioni energetiche rurali, scambierà buone pratiche, rafforzerà il lavoro dei partner con esperienze specifiche, ecc.

Nel mese di marzo è previsto un laboratorio di sensibilizzazione dei giovani e delle famiglie migranti e non, che vivono nella provincia di Benevento sul tema delle comunità energetiche.

Il primo passo per costituire una comunità energetica é creare una comunità di persone e questo seminario ha proprio l’intento di fare incontrare le persone che potenzialmente potranno formare una comunità energetica.

L’obiettivo principale del laboratorio, infatti,  è  promuovere una coesione sociale tra gli abitanti di uno stesso territorio, con background culturali differenti dando loro gli strumenti necessari per   la creazione di una futura comunità energetica.

Le attività del laboratorio si divideranno in due parti: la prima dedicata alla conoscenza dei comportamenti corretti per la salvaguardia dell’ambiente, la correlazione tra ambiente e salute delle persone e la riflessione sull’importanza di non sprecare le risorse naturali; la seconda invece riguarderà esclusivamente le comunità energetiche, per riflettere sui vantaggi ambientali, economici e  sociali di tali realtà e capire come funzionano e come poterle attivare sul territorio.

Grazie al lavoro degli esperti specializzati in educazione ambientale  i partecipanti saranno coinvolti attivamente in dinamiche di gruppo e momenti di partecipazione attiva per promuovere l’importanza dell’efficienza energetica nelle abitazioni e  l’utilizzo domestico dell’energia verde e per far riflettere su come abitazioni più funzionali dal punto di vista energetico possano ridurre le bollette elettriche e migliorare la sicurezza energetica.

Ci sarà poi una vera e propria simulazione di tutte le fasi necessarie per costituire una comunità energetica attraverso un gioco di ruolo che li renderà protagonisti in tutti i passaggi della creazione della comunità.

Infine si prevede la visita presso  un edificio residenziale ad energia quasi zero (nZEB – nearly Zero Energy Building) di Benevento, che  grazie alla produzione combinata di energia elettrica e calore, in particolare energia da fonte solare e geotermica,  e una cella a combustibile (fuel cell) alimentata al 100% da idrogeno riesce a soddisfare le richieste energetiche dell’edificio che attualmente ospita due studentesse dell’ateneo sannita.

Si tratta della prima installazione in Europa di un microcogeneratore a celle a combustibile ad ossidi solidi alimentato ad idrogeno puro, su un edificio reale. L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione nata nell’ambito dell’Associazione Italiana per l’Idrogeno e Celle a Combustibile – H2IT, fra Stress e l’azienda italiana Solid Power SpA.

L’edificio è stato progettato e realizzato da STRESS e dall’Università del Sannio come intervento dimostratore in scala reale del progetto di ricerca SMART CASE “Soluzioni innovative multifunzionali per l’ottimizzazione dei consumi di energia primaria e della vivibilità indoor nel sistema edilizio”.