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Comunità al vento

per una visione pluralistica dell’energia: diversificazione delle fonti energetiche per nuovi usi

L’11 settembre incontreremo “Collaborative Energy”, un’organizzazione che si sta posizionando come uno dei principali attori nel campo dell’energia eolica 2.0″ d’impatto, una vera alternativa (esclusivamente orizzontale) all’attuale energia eolica:

  • Energia eolica 2.0 con un forte contributo alla decarbonizzazione.
  • Energia eolica 2.0 che rispetta la biodiversità e le risorse naturali.
  • Turbine eoliche sovrane 2.0, progettate e prodotte localmente.
  • Energia eolica 2.0 accettata dalla popolazione.
  • Turbine eoliche 2.0 che siano efficienti almeno quanto quelle attuali, se non di più.
  • Energia eolica competitiva 2.0.
  • Energia eolica 2.0 che supera la variabilità/intermittenza della risorsa rinnovabile (stoccaggio senza memoria, recupero dell’anidride carbonica ed elettro-carburanti).
  • Energia eolica 2.0 che si basa su un approccio realmente scientifico alla creazione di proprietà intellettuale ed è fortemente orientata all’utilità per il cliente e alle basse emissioni di carbonio.

Le soluzioni di Collaborative Energy si basano su due prodotti brevettati dirompenti (“generatori eolici”). Sono destinati, tra l’altro, alla produzione di energia, alle infrastrutture (autoconsumo collettivo, reti stradali, edifici), al trasporto marittimo, all’agricoltura e alle località di montagna. Gli usi previsti comprendono la produzione di energia elettrica completamente decarbonizzata (eolico terrestre, eolico offshore galleggiante e a vela) e la propulsione navale; le loro soluzioni di produzione energetica contribuiscono anche alla produzione di idrogeno completamente decarbonizzato. Inoltre, la natura reversibile di una delle soluzioni di Collaborative Energy permette anche di combattere le gelate tardive sulle colture, una vera e propria catastrofe dovuta al cambiamento climatico.

Inoltre, il progetto “Smart Agriculture in Green Provence”, guidato da Collaborative Energy (incluso nel contratto di transizione verde della regione), consentirà in ultima analisi la commercializzazione di una soluzione unica che combina dispositivi per la produzione di energia decarbonizzata e un dispositivo reversibile altrettanto unico per l’accumulo di energia con memoria infinita e per la produzione di elettro-carburanti attraverso il recupero dell’anidride carbonica.